Mi chiamo Federica Santucci, sono una Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Analista Transazionale CTA EATA, oltre a essere Terapeuta EMDR, e ricevo nel mio studio di Psicologia e Psicoterapia a Forte dei Marmi. Da anni accompagno persone che vivono disturbi dell’umore, dubbi sul proprio stato emotivo e sentimenti di inadeguatezza che ricadono negativamente sul loro benessere quotidiano. Un concetto che incontro molto spesso nel mio lavoro riguarda la difficoltà nell’identificare correttamente la depressione. La depressione, infatti, resta ancora oggi una condizione sotto-diagnosticata, sia per la varietà con cui può manifestarsi, sia perché, talvolta, chi ne soffre non si sente legittimato a cercare aiuto, minimizzando o attribuendo ad altri motivi la propria tristezza o mancanza di energie. Eppure, riconoscerla per tempo è essenziale al fine di intraprendere un percorso terapeutico che possa restituire serenità, equilibrio e, anche, una nuova prospettiva di vita.
Sono convinta che informarsi in modo corretto sia il primo passo per distinguere un normale calo dell’umore passeggero da uno stato depressivo. Per questa ragione, desidero approfondire alcuni aspetti legati alla depressione, così da offrirti un quadro chiaro di quei campanelli d’allarme che non andrebbero trascurati. Se al termine della lettura senti che alcuni di questi elementi risuonano nella tua esperienza, ti incoraggio a contattarmi: insieme, potremo valutare il percorso più adatto alle tue esigenze, sfruttando anche strumenti come l’EMDR per affrontare eventuali traumi o vissuti emotivi irrisolti che possono contribuire allo stato depressivo.
Cos’è la Depressione e Perché è Importante Riconoscere i Sintomi
La depressione è un disturbo dell’umore caratterizzato da un persistente sentimento di tristezza, perdita di interesse o piacere nelle attività quotidiane e una riduzione generalizzata del tono vitale. Spesso si accompagna ad altri segnali come ansia, difficoltà di concentrazione, pensieri negativi sul futuro o sull’autostima, disturbi del sonno e dell’appetito. Riconoscere la depressione è importante perché non si tratta di una semplice “tristezza passeggera”; se non affrontata con il giusto supporto, può cronicizzarsi e aggravarsi, rendendo molto più complicato il percorso di guarigione. Nel mio lavoro di Psicologa e Psicoterapeuta a Forte dei Marmi, vedo ogni giorno come la precocità dell’intervento e la corretta diagnosi possano fare la differenza nel recupero dell’equilibrio psico-emotivo.
Conoscere i campanelli d’allarme della depressione è anche un atto di cura verso se stessi e verso le persone che ci circondano. Può capitare che, prima ancora di rendersi conto di essere depressi, ci si senta improvvisamente diversi, privi di energie e di prospettive. Qualcuno giustifica questo stato d’animo come la conseguenza di problemi lavorativi, familiari o relazionali, sottovalutando l’importanza di fermarsi e chiedere aiuto. Ecco perché dedico particolare attenzione alla sensibilizzazione, favorendo percorsi di psicoterapia calibrati sulle esigenze di ciascun individuo, in cui riconoscere, esplorare e affrontare i sintomi depressivi diventa una vera opportunità di cambiamento.
Come si capisce se si è depressi?
Capire se si è depressi non sempre è immediato o semplice, poiché la depressione può manifestarsi in modi diversi. Tutti, però, accomunati da una sofferenza di fondo che si estende nel tempo, influendo sulla vita quotidiana. Quando una persona inizia a domandarsi “Sarò depresso?”, spesso avverte già un senso di insoddisfazione costante, un’opprimente tristezza, sensi di colpa e difficoltà nel prendere iniziative.
Alcune persone notano una riduzione dell’interesse per attività che prima risultavano piacevoli: un hobby, lo sport, la socialità. Altri possono percepire una stanchezza continua, un peso che affatica e che rende complicato persino alzarsi dal letto la mattina. Spesso, la riduzione dell’autostima e pensieri quali “Non valgo nulla” o “Non riuscirò mai a uscire da questa situazione” completano il quadro. Quando, nel mio studio, incontro persone che riferiscono alcuni di questi aspetti, mi focalizzo sul loro vissuto e cerco di scoprire se c’è una durata significativa di questi sintomi, nonché la frequenza con cui si presentano. Questo mi aiuta a distinguere fra un periodo di tristezza transitoria e uno stato depressivo vero e proprio.
Come accorgersi di essere in depressione?
Moltissime persone che seguo hanno raccontato di aver stentato a riconoscere la depressione e di aver scambiato i segnali iniziali per una normale reazione allo stress quotidiano. Accorgersi di essere in depressione significa, innanzitutto, prestare attenzione alle proprie emozioni. La presenza di ansia, irritabilità o un pianto facile senza apparente motivo può rappresentare già un segnale significativo. Anche la tendenza all’isolamento sociale, il ritiro dalle amicizie e il disinteresse verso la famiglia sono sintomi comuni che non dovrebbero essere ignorati.
Spesso si aggiungono problemi di sonno: alcuni si svegliano precocemente con pensieri di preoccupazione, altri fanno fatica a prendere sonno, sperimentando un dormiveglia poco ristoratore. Sul piano fisico, la depressione può manifestarsi con mal di testa, dolori muscolari o disturbi gastrointestinali. Confrontando l’intera costellazione di segnali, diventa possibile riconoscere se ci si trova di fronte a un quadro depressivo. Nel mio lavoro di Terapeuta EMDR, ho sperimentato anche come alcuni ricordi o esperienze traumatiche pregresse influiscano sulla comparsa della depressione. Lì dove c’è un trauma non elaborato, può esserci un terreno fertile per il mantenimento dei sintomi depressivi. Il mio compito, in questi casi, è guidare la persona in un percorso di elaborazione in grado di sbloccare gli affetti negativi e dare nuovo valore alla propria storia personale.
Come ha inizio la depressione?
La depressione può avere diverse cause scatenanti. In alcuni casi, si manifesta a seguito di eventi di vita stressanti come un lutto, una separazione, la perdita del lavoro, la malattia o momenti di transizione delicati (ad esempio il passaggio all’età adulta o alla pensione). Altre volte, la depressione può insorgere gradualmente, senza un fattore scatenante preciso, come esito di conflitti interni e di un modo di pensare negativo che si è rafforzato nel corso del tempo. Questo è uno dei motivi per cui è importante non sottovalutare i segnali iniziali.
Il mio consiglio, maturato dall’esperienza nel contesto di Forte dei Marmi, è di prestare ascolto alla propria “voce interiore” e riconoscere se ci sono stanchezza e tristezza anomale che persistono per settimane o mesi. Se ci si trova in un contesto di vita che ci mette continuamente alla prova dal punto di vista emotivo, come una relazione conflittuale o un lavoro altamente stressante, fermarsi a riflettere e, se necessario, consultare uno specialista può davvero evitare che una situazione di disagio si trasformi in una depressione conclamata.
Quali sono i campanelli d’allarme della depressione?
I campanelli d’allarme della depressione possono essere molteplici. Un senso di vuoto interiore, accompagnato dalla mancanza di piacere e di interesse anche nelle attività preferite, è sicuramente uno tra i principali. Frequentemente, la persona depressa si sente in colpa anche per aspetti irrilevanti, come se fosse responsabile di qualsiasi situazione negativa nella propria vita. Compare spesso un deficit di autostima, unita a difficoltà nel prendere decisioni. In alcuni casi, il soggetto depressivo può maturare idee di autosvalutazione molto pesanti, arrivando persino a nutrire pensieri suicidari.
Non bisogna confondere il disinteresse e l’apatia con la pigrizia. Quando si è depressi, la volontà di reagire è compromessa; di conseguenza, la persona si sente intrappolata in un circolo vizioso di ritiro sociale e di autosvalutazione che impedisce di vedere soluzioni tangibili. Qualora tu riconosca in te o in un tuo caro alcuni di questi campanelli, è importante non giudicarti o giudicarlo negativamente, ma piuttosto considerare la possibilità di una consulenza psicologica. Un intervento professionale può avvenire in un contesto di fiducia e rispetto, dove ricevere il supporto necessario per aprirsi e lavorare su questi stati mentali.
Sintomi della Depressione che devi saper riconoscere
Negli incontri di psicoterapia individuale, mi capita spesso di illustrare ai pazienti quali siano i sintomi più comuni della depressione. L’umore depresso, la perdita di interesse e piacere, la stanchezza marcata e ingiustificata e la bassa autostima costituiscono la base di questo quadro clinico. A questi si aggiungono la mancanza di speranza verso il futuro, una visione negativa di sé e degli altri, la predisposizione ad autocolpevolizzarsi e, più in generale, l’incapacità di godere di momenti di gioia anche in contesti festosi. Alcune persone riscontrano cambiamenti sul piano dell’appetito, con un calo o un aumento significativo di peso. Altre, invece, lamentano difficoltà di concentrazione e di memoria, il che può influire pesantemente sul rendimento lavorativo o scolastico.
Un ulteriore aspetto è il ritiro dalle relazioni sociali, che potrebbe essere associato all’orizzonte di pensieri come “Non ho voglia di vedere nessuno” o “Non voglio essere un peso per gli altri”. Nel mio lavoro di Psicoterapeuta Analista Transazionale, mi focalizzo sulla storia di vita dell’individuo e sulle relazioni passate e presenti, perché spesso la depressione è radicata in copioni di vita con cui, inconsapevolmente, continuiamo a ripetere schemi maladattivi. L’obiettivo è rompere queste catene e favorire un recupero autentico e duraturo del benessere.
Diversi Tipi di Depressione: Dalla Depressione Maggiore alla Depressione Maschile
Quando parliamo di depressione, non ci riferiamo a un’unica forma clinica. Esistono infatti vari tipi di depressione, ciascuno con caratteristiche specifiche. La depressione maggiore (nota anche come “episodio depressivo maggiore”) è la forma più comune e si manifesta con sintomi intensi che durano almeno due settimane consecutive. Un’altra forma è la distrofia (o “disturbo depressivo persistente”), in cui i sintomi, sebbene meno gravi, permangono in modo cronico per un periodo più lungo.
Si assiste, inoltre, a manifestazioni di depressione post-partum, legata ai cambiamenti ormonali e psicologici che seguono la gravidanza, e a forme di depressione stagionale, tipica dei mesi invernali a causa della ridotta esposizione alla luce solare. Alcuni studi e molte esperienze cliniche descrivono anche la depressione maschile, che può assumere sfumature diverse rispetto a quella femminile. Gli uomini, per motivi culturali e sociali, tendono spesso a mascherare la propria sofferenza, trasformandola in irritabilità, disinteresse o rabbia più che in una tristezza evidente. Nel mio studio di Forte dei Marmi, mi è capitato di seguire uomini che, solo dopo una lunga fase di negazione, hanno accettato di riconoscere i sintomi della depressione, scoprendo che un intervento professionale può davvero cambiare la vita.
La depressione maschile, di fatto, può presentare un “volto nascosto”, poiché la pressione sociale spinge alcuni uomini a non esternare la propria fragilità. Ciò rende ancor più determinante la sensibilizzazione e l’invito a chiedere aiuto nel momento in cui si percepisce un persistente calo dell’umore, unito alla crescente difficoltà di gestire le emozioni. Affrontare il problema, indipendentemente dal genere, richiede coraggio ma conduce verso un miglioramento reale della qualità di vita, personale e relazionale.
Insieme per superare la depressione
In questo articolo ho voluto affrontare il tema di come capire se si è depressi, offrendo spunti di riflessione su sintomi, campanelli d’allarme, inizio della depressione e tipologie diverse, tra cui la depressione maggiore e la depressione maschile. Più che un’etichetta, la depressione è una condizione dell’animo che, se non riconosciuta in tempo, può deteriorare la visione di sé e compromettere il funzionamento quotidiano. Eppure, è una condizione trattabile: un percorso di psicoterapia e, se necessario, il supporto di altre figure professionali, può offrire sollievo e soluzioni tangibili. Come psicologa e psicoterapeuta a Forte dei Marmi, posso assisterti in un cammino di rinascita, anche grazie all’impiego di EMDR e di un approccio di Analisi Transazionale personalizzato sulla tua storia di vita.
Se riconosci in te o in una persona cara alcuni segni della depressione descritti in queste righe, ti invito a contattarmi per un primo colloquio di valutazione. Puoi chiamare il numero +39 347 11 41 310, inviare un messaggio attraverso il sito web o fissare un appuntamento nel mio studio di Psicologia e Psicoterapia in via Antonio Gramsci 34 Cinquale, in prossimità di Forte dei Marmi. L’aiuto specializzato è il passo più importante per uscire dal buio della depressione e ritrovare un benessere emotivo autentico.