Crisi di coppia dopo un tradimento: come uscirne con l'aiuto dello psicologo

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Crisi di Coppia dopo un Tradimento: Come Ricostruire la Fiducia a Forte dei Marmi

Di Federica Santucci – Psicologa e Psicoterapeuta a Forte dei Marmi, specializzata in EMDR e terapia di coppia 

Sono la Dott.ssa Federica Santucci, Psicologa Clinica e Psicoterapeuta a Forte dei Marmi, e voglio dedicare questo spazio a un tema che riguarda molte coppie in crisi: il tradimento. Si tratta di un evento traumatico che colpisce profondamente la fiducia e l’intimità di un rapporto. In alcuni casi, il tradimento segna la fine irrevocabile della relazione; in altri, può sorprendentemente diventare un punto di svolta che, se affrontato con consapevolezza e impegno, porta a una nuova unione, in un certo senso più matura. In questo articolo desidero offrire una riflessione su come la psicologia, e in particolare la psicoterapia di coppia con l’approccio EMDR, possa fornire un valido sostegno per superare la crisi post-tradimento.

Molte ricerche evidenziano che il tradimento non è quasi mai la causa unica della rottura, ma piuttosto il segnale di un malessere sommerso che la coppia non ha saputo esprimere o risolvere in precedenza. Da un lato, possiamo chiederci: cosa porta una persona a tradire il proprio partner? E dall’altro, qual è l’impatto che questo atto di rottura di fiducia produce sulla relazione, soprattutto quando la coppia decide di rimanere unita?

Nel mio lavoro, mi trovo spesso di fronte a partner che arrivano in studio con sentimenti di rabbia, delusione e vergogna. Alcuni si sentono profondamente feriti, mentre chi ha tradito può provare senso di colpa o tentare di razionalizzare l’accaduto come espressione di “una mancanza” vissuta nel rapporto coniugale. Non esistono tradimenti “giustificati”: è però utile capire quale dinamica di coppia o quale storia personale abbia reso plausibile la scelta di cercare attenzioni altrove. Conoscere, tuttavia, non significa scusare, bensì cercare di elaborare ciò che è accaduto.

 

Cosa porta a tradire e quale impatto sulla relazione?

Il tradimento è un segnale , sintomo di Crisi della coppia . Spesso non è il problema in se ma "solo " l'espressione di una crisi precedente mai risolta . Alcune volte invece, chi tradisce ha problematiche personologiche derivanti da esperienze infantili sfavorevoli o altri fattori che concorrono a sviluppare quel tipo di personalità. Il rischio principale nel momento in cui questo “salto fuori” dalla coppia viene scoperto è la frustrazione e lo smarrimento: chi subisce il tradimento si sente tradito anche nei propri valori, e può mettere radicalmente in discussione l’intero rapporto. Chi ha agito il tradimento, paradossalmente, potrebbe sentirsi sollevato dal non dover più nascondere la doppia vita, ma allo stesso tempo può provare grandissimo rimorso.

Nella mia esperienza con coppie di Forte dei Marmi, l’impatto di un tradimento è devastante: “Non è solo la fiducia a crollare, ma l’identità stessa della relazione”.

Il mondo della coppia crolla, e una famiglia che sembrava solida può entrare in uno stato di profonda instabilità. I partner coinvolti vivono sentimenti intensi come l’umiliazione, la vergogna o la disperazione. Alcuni reagiscono interrompendo definitivamente la relazione, mentre altri mantengono una coesistenza fredda e insincera. Altri, invece, decidono di farsi aiutare, sperando di trasformare quella ferita in un’occasione di rinascita.

 

Dopo un tradimento, alcune coppie si sfalderanno, altre sapranno ritrovarsi?

È senz’altro vero che, in seguito a un tradimento, molte coppie scelgono di separarsi definitivamente. I motivi possono essere differenti: c’è chi non riesce a perdonare, chi non accetta di condividere i propri errori, e chi, tra mille tentennamenti, si rende conto che il legame si è talmente compromesso da non permettere una ricostruzione autentica. Tuttavia, ci sono anche coppie che decidono di affrontare la devastazione e di provare a riprendersi la relazione, magari per il bene dei figli o per un sincero desiderio di restare insieme. Stranamente, alcuni rapporti riescono a riscoprire un’intimità più profonda, perché si passa dal tacere le difficoltà allo “sviscerarle” con coraggio. Non c’è mai la garanzia che questo percorso avrà successo, ma l’esperienza terapeutica ci dice che, con la giusta motivazione e il giusto metodo, le possibilità di risanare la coppia aumentano.

Uno studio dell’Università di Firenze rivela che il 40% delle coppie che intraprendono una terapia dopo il tradimento riescono a ricostruire un legame più autentico. Cosa distingue queste coppie?

La risposta sta nella capacità di trasformare la crisi in un’opportunità di crescita condivisa. Anna e Luca, una coppia di Viareggio che seguo da due anni, ne sono un esempio: il tradimento di lui è diventato il catalizzatore per affrontare problemi mai discussi, dalla gestione dei figli alle divergenze sui valori di vita.

Al contrario, le coppie che si sfaldano spesso rimangono impantanate in dinamiche di colpa reciproca. Come mi confidò un paziente: “Continuavamo a chiederci chi avesse sbagliato, invece di capire perché eravamo arrivati a quel punto”.

 

Dopo aver accettato le proprie responsabilità, e averle condivise, la coppia recupererà la consapevolezza di sé che aveva perso?

Credo fermamente che la gestione della crisi non sia solo un momento di accusa e di difesa, bensì proprio la possibilità di portare in superficie quelle partite in sospeso, quelle aree di insoddisfazione, quelle abitudini che hanno eroso la comunicazione autentica. È naturale, all’inizio, che la coppia attraversi fasi di tensione. Ma man mano che i partner iniziano a prendersi ciascuno la responsabilità delle proprie mancanze, la fiducia reciproca può riaccendersi. Ogni membro della coppia ha una storia, un bagaglio di emozioni e bisogni che vanno condivisi per recuperare la vera essenza di entrambi. Quando questa condivisione avviene in modo sincero, la relazione diventa una “nuova unione”, basata su una consapevolezza più matura. Ciò richiede tempo, costanza e l’aiuto di un professionista, soprattutto quando la ferita del tradimento è ancora fresca e sanguinante.

 

Come superare un tradimento? Dall’elaborazione del trauma alla rinascita

Superare un tradimento significa, da un lato, elaborare il “lutto” di ciò che c’era prima, perchè la relazione non sarà più la stessa. Bisogna accettare questa realtà e cercare di abbandonare l’illusione di tornare come prima, per fare spazio a un “dopo” che, se ben costruito, può perfino essere migliore. È importante dare voce ai sentimenti di dolore, di rabbia, di confusione. Vedo spesso partner che temono di “destabilizzare ulteriormente” la relazione mostrando troppo le proprie emozioni. In realtà, è proprio il non-detto o il trattenere la propria sofferenza a impedire di elaborare la crisi. Nel percorso terapeutico, lo psicologo aiuta i partner a organizzare i loro stati emotivi, a dare un senso alle reazioni e a progettare un modo nuovo di stare insieme.

A livello pratico, è fondamentale ritrovare momenti di dialogo, senza accusarsi inutilmente ma cercando di capire come ognuno è arrivato a questa situazione. Potrebbe essere necessario interrompere temporaneamente una convivenza, o assumere scelte impegnative come un temporaneo distacco per valutare se, lontani dal conflitto, si capisce meglio il valore del partner. Ogni coppia, però, è differente. L’importante è stabilire obiettivi realistici e non aspettarsi risultati immediati. Ricostruire la fiducia è un percorso che procede passo dopo passo.

 

Come l’approccio EMDR può supportare la terapia di coppia, specie per superare un tradimento?

Nell’ambito della psicoterapia, l’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) è una metodologia inizialmente nata per elaborare traumi, in particolare disturbo da stress post-traumatico. Tuttavia, diverse ricerche e la pratica clinica hanno dimostrato come l’EMDR possa essere efficace anche su esperienze relazionali dolorose, tra cui il tradimento. Il trauma di un tradimento spesso provoca immagini intrusive, sensazioni di continua angoscia o flashback emotivi. Con l’EMDR, invito uno o entrambi i partner a rielaborare in modo bilaterale (tramite movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata) i vissuti legati a quell’evento, riducendone l’impatto disturbante.

Non sempre si utilizza l’EMDR in coppia contemporaneamente; a volte è utile prima un trattamento individuale, in cui la persona tradita può lavorare sul trauma di sentirsi abbandonata, tradita e svalutata, e la persona che ha tradito può affrontare i propri sensi di colpa e la propria confusione interiore. In un successivo momento, può esserci spazio per un lavoro congiunto, dove le emozioni più disfunzionali si sono ormai attenuate e si può costruire una nuova complicità.

 

Ricostruire dopo il tradimento, tra crisi e opportunità

Vivere un tradimento è un’esperienza sconvolgente, che mette la coppia di fronte a un bivio decisivo. Alcune coppie scelgono di interrompere la relazione, magari dopo aver realizzato che la fiducia è irrimediabilmente compromessa. Altre, invece, prendono la situazione come un segnale d’allarme che richiede un cambiamento globale. Ammettere di aver perso l’armonia e affrontare collettivamente le responsabilità non è un’impresa semplice, ma non è neanche impossibile.

Come Psicologa e Psicoterapeuta a Forte dei Marmi, offro percorsi di coppia e, quando necessario, sedute individuali. Credo che l’unico modo per superare davvero un tradimento sia trasformare la crisi in un’opportunità per conoscersi meglio, svelare nodi emotivi mai affrontati e darsi regole nuove per vivere la relazione senza cadere di nuovo nel silenzio o nella paura. Nel mio approccio, integro la psicoterapia analitico-transazionale con l’EMDR, così da favorire sia la consapevolezza dei processi di coppia sia la risoluzione dei traumi personali connessi al tradimento.

Se state attraversando una crisi di coppia legata a un tradimento e vi trovate nella zona di Forte dei Marmi o nelle vicinanze, sappiate che esistono professionisti pronti a guidarvi in un percorso di ascolto e sostegno. L’obiettivo non è “far finta che non sia successo niente”, bensì integrare quanto accaduto e trovare nuove modalità di costruzione del rapporto, se entrambi i partner lo desiderano.

Ogni coppia ha la propria storia e i propri tempi. L’importante è non sentirsi soli, né lasciarsi sopraffare dal risentimento o dalla disperazione. Chiedere aiuto a uno psicologo non significa ammettere una sconfitta, ma anzi è un gesto di responsabilità, un passo avanti per prendersi cura di se stessi e della relazione, trasformando un evento drammatico in un’occasione per garantire alla coppia la possibilità di un nuovo inizio.

Dott.ssa Federica Santucci Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Analista Transazionale

Sono una Psicologa Clinica e Psicoterapeuta Analista Transazionale CTA EATA (Analista Transazionale Diplomato - Associazione Europea per l’Analisi Transazionale ) e Terapeuta EMDR.

Mi occupo di terapia individuale, di coppia e familiare. Tratto difficoltà legate all'età adolescenziale, problematiche affettive e relazionali, problemi di assertività, autostima, comunicazione. Le mie competenze contemplano il trattamento delle nevrosi, dei disturbi di personalità, d'ansia o dell'umore (depressione, disturbo bipolare), la gestione dei conflitti personali e interpersonali, l'ambito delle nuove dipendenze patologiche come quelle legate al gioco d'azzardo e all'uso di sostanze.